Un piccolo bocciolo ridondante di mattoni rossi
Un piccolo bocciolo ridondante di mattoni, pietre e sampietrini che vorticosamente ti risucchiano in queste dolci palazzine di epoca medievale in cui adornano opere di artisti incantati, capeggiate dal sempre presente vate Giovanni Boccaccio.
Da qualsiasi punto la si guardi è sempre così, sia che si ascenda per la via meccanica/moderna della funicolare, sia intraprendendo una delle vie pedonali facente parte, in alcuni tratti, della via francigena. Ti accoglie sempre così, un po’ sospesa nel tempo pronta a farti dimenticare l’epoca frenetica post moderna in cui viviamo, con al suo interno quel reticolato ormai diradato, ma comunque presente del tessuto cittadino del “certaldino doc” del borgo. In cima alla via il maestoso Palazzo Pretorio, tutt’intorno mura e porte d’ingresso ricche di storia come Porta Alberti ed all’interno proprio come un cuore, la casa del poeta Boccaccio che con la sua torre svetta a sorvegliare il borgo.
Alberto Gulli