Palazzo Pretorio

Il monumento più rappresentativo di Certaldo è senza dubbio Palazzo Pretorio, che si trova nella parte più alta e più antica del colle di Certaldo Alto, in posizione elevata rispetto all’antico borgo urbano.
Le prime notizie che si hanno del palazzo risalgono al 1164, anno in cui viene nominato per la prima volta come antica dimora dei Conti Alberti, nobile famiglia feudataria. Con il passaggio di Certaldo sotto l’influenza della Repubblica di Firenze (fine del XIII – inizio del XIV secolo), il Palazzo viene confiscato ai Conti Alberti e diviene edificio pubblico in quanto abitazione del Vicario, ovvero un magistrato fiorentino con il compito di amministrare la giustizia nella Valdelsa, nella Val Di Pesa e in alcuni zone del Chianti e Valdarno.

Con la soppressione del Vicariato di Certaldo nel 1784 il palazzo viene prima svuotato di tutti gli arredi e le suppellettili, poi venduto per ricavarne private abitazioni. Lo scempio si interrompe alla fine nel 1890 quando la comunità di Certaldo riacquista il palazzo, iniziando i lavori di restauro e di riqualificazione dell’intero immobile.

Al suo interno sono visitabili le stanze utilizzate dal Vicario per amministrare la giustizia (le prigioni, la sala delle udienze, la sale del cavaliere, la cappella), oltre ai suoi alloggi privati. Sulla facciata, nell’atrio interno e in alcune stanze del palazzo sono conservati numerosi stemmi affrescati, in pietra, in terracotta invetriata, e rappresentano le famiglie dei Vicari che hanno governato durante il Vicariato. Nell’antica Chiesa di San Tommaso e Prospero, adiacente al palazzo, oggi sconsacrata, si conservano affreschi e sinopie del XV e XVI sec., oltre all’importantissimo Tabernacolo dei Giustiziati (1464-65 ca.), attribuito a Benozzo Gozzoli.